La scuola documenta le fasi della crescita del bambino raccogliendo le tracce in un raccoglitore contenente:
- Le sue creazioni grafico-pittoriche
- Le testimonianze della sua crescente autonomia
- Raccolta di disegni a tema o liberi “significativi”, dall’ingresso del bambino alla scuola materna fino alla conclusione del percorso triennale
- Quaderno operativo di religione per fasce di età, pregrafismo e precalcolo per i bambini grandi.
CONTINUITÀ
Continuità orizzontale e verticale.
Per rispondere all’impegno educativo, per contribuire all’accompagnamento della formazione armonica e globale dei bambini, per porsi accanto alla famiglia in atteggiamento di aiuto integrativo e di collaborazione, la scuola organizza degli incontri durante l’anno scolastico:
- un colloquio con l’insegnate all’inizio di settembre per uno scambio di informazioni dettagliate sul bambino affinché l’ingresso nella realtà scolastica di settembre sia meno traumatica e più personalizzata
- incontri periodici con le scuole primarie, con la partecipazione dei genitori. Il tutto è organizzato assieme ad un rinfresco e allo scambio di un lavoretto.
- incontri di sezione durante i quali sono eletti i rappresentanti dei genitori e presentati i progetti.
Inoltre, sono organizzati incontri con esperti su tematiche relative all’area pedagogica, psicologica, educativa.
Le attività
Le esperienze dei bambini all’interno della scuola sono molteplici. Il gioco, l’esplorazione, la ricerca, la vita di relazione possono essere fonte di conquista, di conoscenza, di sviluppo e di crescita intellettiva. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo della scuola dell’obbligo (settembre 2012) le attività fanno riferimento ai Campi d’Esperienza.
Metodologia educativa
Le esperienze che i bambini vivono a scuola vengono realizzate secondo una metodologia che valorizza
- L’esperienza del gioco individuale e di gruppo (metodologia del Cooperative learning)
- L’esplorazione e la ricerca;
- La vita di relazione;
- La mediazione didattica.
Le insegnanti danno particolare importanza al gioco, perché la strutturazione ludiforme dell’attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità. A tal fine le proposte educative, verranno presentate in maniera graduale, in un ambiente stimolante e rassicurante tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati e la socializzazione, come elemento trasversale a tutti i campi di esperienza.
Le attività partiranno comunque dalle conoscenze ed esperienze dei bambini e saranno effettuate secondo modalità concrete e motivanti. La programmazione è flessibile e prevede momenti di attività in sezione (gruppi eterogenei) e momenti di intersezione (gruppi omogenei), tenendo sempre presenti le necessità dei bambini.
DOCUMENTAZIONE E VERIFICA
La documentazione è utile per esaminare, analizzare e ricostruire il vissuto scolastico del bambino che servirà alle insegnanti per il momento della valutazione e della verifica e sarà anche strumento di comunicazione con la famiglia.
Essa avviene attraverso elaborati grafici, foto, video e cartelloni.
Durante l’anno scolastico si prevedono momenti di verifica mediante l’osservazione dei bambini mentre giocano e svolgono attività guidate.
Le insegnanti attraverso il collegio docenti settimanale si confrontano sull’andamento dei progetti e sul coinvolgimento dei bambini nelle attività proposte.
Questi incontri servono alle insegnanti per decidere se proseguire o soffermarsi su qualche concetto non ancora interiorizzato.
Nel corso dell’anno vengono compilate delle schede di osservazione/verifica: dopo un primo periodo di frequenza scolastica e alla fine dell’anno come verifica sui progetti svolti.
A Novembre vengono svolti i colloqui con i genitori dei bambini “Piccoli” per fare il punto della situazione sul loro inserimento.
A Gennaio/Febbraio ci sono i colloqui con i genitori dei bambini medi e grandi che si svolgono con il supporto di una scheda di osservazione del loro bambino.
A maggio, viene fatto un ulteriore colloquio con i genitori dei bambini “grandi” dove si fa visionare il quaderno e gli elaborati dell’ultimo periodo dell’anno.
SPAZI E MATERIALI
E’ bene che l’ambiente sia proporzionato alle capacità motorie, operative, percettive e mentali del bambino per permettergli di gestirlo e padroneggiarlo; funzionale per aiutarlo a capire le molteplici funzioni dei diversi laboratori, degli arredi e dei materiali didattici; motivante e attraente per sviluppare il rispetto e l’amore per le cose e per l’ambiente, secondo regole condivise da tutti.
L’angolo della lettura per promuovere l’approccio al libro, l’ascolto delle prime storie e dei primi testi narrativi. Questo spazio è caratterizzato da tappeti morbidi, piccoli divani in gommapiuma e numerosi libri ed ha il compito di favorire la concentrazione e la conversazione con libri e materiali alla portata dei bambini, per essere “letti” e consultati in piena autonomia;
L’angolo simbolico allestito sia con vestiti, accessori e uno specchio a figura intera, sia con l’angolo cucina compreso di tavolino, sedie, lavello, forno e utensili quali piatti, bicchieri, pentoline… per proiettare vissuti, sperimentare azioni e comportamenti e per comunicare emozioni e stati d’animo individualmente o a piccoli gruppi.
L’angolo del gioco che mette a disposizione dei bambini contenitori con costruzioni di plastica e di legno, macchinine, animaletti per giocare da soli o in piccolo gruppo, inventando, costruendo e assemblando, per scoprire le caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture, sviluppando la motricità fine, la creatività e il pensiero logico
Inoltre, a seconda dell’attività proposta vengono introdotti in sezione materiali naturali/ alimentari e/o attrezzature motorie e musicali.
La stanza del bagno attrezzata con piccoli water stillati dapprima come gioco, poi per il loro uso reale (controllo sfinterico) e con lavabi ad altezza di bambino usati per lavarsi mani e bocca da soli o aiutati.
La stanza degli armadietti, è uno spazio privilegiato e di intimità fra bambino e genitore caratterizzato da armadietti contrassegnati dalla foto dei bambini all’interno dei quali riporvi giacche e il sacchettino del cambio. Qui ogni genitore offre al proprio figlio messaggi chiari e reali di ciò che sta avvenendo e lo prepara al temporaneo distacco